Il Presidente Massimo Scacchetti ci illustra le principali novità introdotte dal contratto siglato nei giorni scorsi.
—
Presidente Scacchetti, sono diversi gli elementi innovativi del contratto che avete appena firmato
Sì, è un contratto che riflette sia l’evoluzione delle modalità di lavoro a seguito del Covid sia l’obiettivo di motivare e valorizzare in modo più incisivo le persone che operano soprattutto nei servizi amministrativi offerti alle cooperative socie. Con una particolare attenzione anche al welfare aziendale e alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
Cominciamo dall’orario di lavoro: una diversa articolazione, orientata ad una maggiore flessibilità ma anche ad una razionalizzazione del ricorso a straordinari e Rol
L’orario di lavoro vede una sensibile riduzione delle ROL (istituto che nella pratica non ha prodotto gli obiettivi auspicati) in cambio di una reale riduzione dei tempi di lavoro (in media ½ ora la settimana), e la possibilità di pianificare il numero di ore settimanali in base ai carichi di lavoro. Questo consente, peraltro, di limitare la necessità di ricorrere a straordinari.
Leggendo le dinamiche del salario variabile, la prima impressione è che si sia voluto stimolare e incentivare i dipendenti, e nello stesso tempo inviare un messaggio chiaro a clienti attuali e potenziali: prestiamo la massima attenzione alla qualità del servizio reso
Sì, il salario variabile è stato rimodulato su parametri più strettamente legati al lavoro dei dipendenti, sia in termini quantitativi che qualitativi, in modo da costituire un incentivo più chiaro, efficace e trasparente di quello precedente. L’inserimento della customer satisfaction vuole enfatizzare l’attenzione al rapporto col cliente che in una società captive come Finpro a volte potrebbe essere dato per scontato
Smart Working, Lavoro agile: anche lì è cambiato qualcosa, è stato fatto un accordo ad hoc con regole precise
Esatto. D’altra parte per me, che lavoro in Coop Alleanza 3.0, è stato naturale favorire l’introduzione anche in Finpro di un quadro regolamentare relativo allo smart working, prolungando l’esperienza positiva di questi ultimi 12 mesi in cui l’emergenza Covid ha costretto tutti ad uno sforzo di riorganizzazione del lavoro per garantire la continuità dei servizi alle cooperative associate. Abbiamo previsto la possibilità per il dipendente, ovviamente laddove il tipo di mansione lo consente, di svolgere parte del lavoro in modalità smart, garantendogli al contempo tutti i diritti previsti dal contratto (bonus mensa, attrezzature informatiche fornite dall’azienda, orario di lavoro massimo contrattuale, ecc…). Ma con limiti temporali, posti peraltro a tutela del lavoratore stesso: una presenza anche saltuaria in ufficio è indispensabile per evitare l’isolamento della persona e il suo distacco dalle dinamiche aziendali.
Infine, ma non certo ultimo, impegni precisi sul versante del welfare aziendale e azioni di sostegno a lavoratrici e lavoratori
Era un “atto dovuto”, a nostro avviso, porre un’attenzione crescente a quel sistema di tutele previsto a sostegno della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e del benessere delle persone: innanzitutto prevedendo, in linea con la nostra natura, la possibilità su base volontaria di aiutare i colleghi in condizioni più difficili attraverso la” banca delle ore solidali”, ossia donando ore di permesso o di ferie che vengono poi raddoppiate dall’azienda. Inoltre, il contratto recepisce l’accordo siglato a luglio 2020 sull’organizzazione del lavoro che prevede – nella nuova gestione degli orari – 24 ore annuali aggiuntive di permessi per ogni singolo lavoratore. Infine, ma di centrale importanza, abbiamo definito un protocollo contro le molestie nei luoghi di lavoro, impegnandoci ad adottare tutte le misure necessarie in termini di formazione, informazione, assistenza psicologica e legale alle vittime e ovviamente provvedimenti nei confronti di chi si rendesse colpevole di tali atti deplorevoli.
Un commento finale?
Per Finpro – ma credo e mi auguro anche per i nostri dipendenti – questo accordo non è un punto d’arrivo ma una tappa necessaria e fondamentale per avvicinare il livello dei servizi offerti ai migliori standard di mercato, senza perdere di vista la nostra ragion d’essere, ossia la stretta integrazione con la struttura associativa di Legacoop Estense.